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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), X, 8
 
originale
 
8. Nec quisquam decurionum tam aequus remanserat iuveni, quin eum evidenter noxae compertum insui culleo pronuntiaret. Cum iam sententiae pares, cunctorum stilis ad unum sermonem congruentibus, ex more perpetuo in urnam aeream deberent coici, quo semel conditis calculis, iam cum rei fortuna transacto, nihil postea commutari licebat, sed mancipabatur potestas capitis in manum carnificis, unus e curia senior prae ceteris compertae fidi atque auctoritatis praecipuae medicus orificium urnae manu contegens, ne quis mitteret calculum tenere, haec ad ordinem pertulit: "Quod aetatis sum, vobis adprobatum me vixisse gaudeo, nec patiar falsis criminibus petito reo manifestum homicidium perpetrari nec vos, qui vire iurando adstrictis, inductos servuli mendacio peierare. Ipse non possum calcata numinum religione conscientiam meam fallens perperam pronuntiare. Ergo, ut res est, de me cognoscite.
 
traduzione
 
Fra i decurioni non vi fu pi? nessuno disposto alla benevolenza. Di fronte all'evidenza tutti ritennero di dover proclamare il giovane colpevole e degno di essere cucito nel sacco. La sentenza fu unanime ed era gi? stata trascritta sulle schede che ciascuno si apprestava a metter nell'urna di bronzo secondo la consuetudine di sempre, dove, una volta deposte, avrebbero irrevocabilmente segnato la sorte del reo e rimesso la sua testa al carnefice, quando un senatore, uno dei pi? anziani, stimato da tutti per la sua rettitudine e medico di grande prestigio, coprendo con la mano la bocca dell'urna per evitare una votazione affrettata, cos? parl? alla corte: ?Mi consola il fatto di aver vissuto cos? a lungo sempre nella vostra stima e perci? non posso consentire che, condannando costui sotto falsa accusa si commetta un vero e proprio assassinio, n? che voi, chiamati a esercitare la giustizia sotto il vincolo del giuramento, fuorviati dalle menzogne di uno schiavo, diventiate voi stessi spergiuri. Almeno per quel che mi riguarda, io non posso calpestare il timore degli dei e venir meno alla mia coscienza pronunciando una condanna ingiusta. ?Perci? ascoltatemi e saprete come sono andate veramente le cose.
 

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